Il Seminario di Caiazzo nacque nel 1594-95. La decisione per la costruzione del nuovo edificio spettò al vescovo Mons.Fabio Mirto Frangipane che, funzionario pontificio grazie all’appoggio di papa Alessandro Farnese, partecipò alla terza fase dei lavori per il Concilio di Trento. Al suo ritorno e per le decisioni prese in quella sede in materia di istruzione,  provvide a ristrutturare l’edificio e a fornirlo di una ricchissima Biblioteca.

A seguito della catalogazione avvenuta recentemente, si è potuta constatare la particolarità dei libri che costituiscono il fondo della Biblioteca del Seminario, sopratutto per il XVI e XVII secolo.

Per il XVIII secolo vi sono contenuti di natura teologica.

Per i volumi del XVI e del XVII secolo si può ipotizzare che vi fosse la presenza di opere a carattere letterario appartenute a vescovi, sacerdoti e seminaristi, come si evince dalla presenza di testi quali “Noce maga di Benevento”- che analizza l’origine della pianta del noce, ritenuta superstiziosa, in quanto ogni sabato vi si radunavano e per questo motivo fu fatto tagliare da San Barbato – e “La Vaiasseida” di Giulio Cesare Cortese, poeta napoletano, che racconta di usi e costumi del volgo, e “Le operazioni del compasso geometrico e militare di Galileo”.

Si segnalano, inoltre, due volumi, considerati interessanti per la presenza della firma autografa di S.Alfonso Maria de’Liguori sul libro “Theologia moralis concinnata a R.P.Alphonso de Ligorio…

Particolarmente interessante è l’opera in due volumi “De re diplomatica” di Jean Mabillon, fondatore della paleografia e della diplomatica.

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